PAOLO LA PAGLIA
POST MORTEM
NUA EDIZIONI
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“Post-mortem” è il mio primo thriller-horror, perché non ho mai amato questo genere. Ho iniziato a leggere con la consapevolezza che avrei abbandonato da lì a poco. Ma già dalle prime pagine mi sono ritrovata catapultata dentro il romanzo.
Zoe e Rachel sono due diciassettenni che dopo una festa vengono rapite, seviziate e torturate da un gruppo di uomini senza scrupoli, dediti ad alcool, droghe e violenze di ogni genere.
Dopo sei giorni le ragazze vengono ritrovate dallo sceriffo, ma Zoe è morta e Rachel viene portata nella clinica della cittadina in stato di shock.
La tranquilla cittadina viene destata dall’omicidio di un uomo, ucciso da una figura sovrannaturale a cui è stato mangiato il cervello, come spiega l’unico testimone. Ma poco dopo anche il testimone muore.
Iniziano a verificarsi una serie di situazioni surreali che tengono Golden Falls in uno stato di “non esistenza”. Nella città cala una folta coltre di nebbia e partendo dal primo omicidio compiuto da Zoe, ne susseguono altri causati da una catena di morti non-morti.
Nel suo viaggio di vendetta Zoe è accompagnata da Rebecca, una “banshee”, sua coetanea vissuta qualche secolo prima e uccisa perchè ritenuta una strega.
Lo sceriffo e la Dr.ssa Russell, colei che ha in cura Rachel, insieme a due giornalisti indagano per arrivare al motivo di tutte queste morti ma soprattutto per cercare il modo per porre termine.
Il romanzo ci dà una visione del male fatto dagli uomini, partendo dal passato, ma tra tanto orrore c’è anche spazio per sentimenti positivi quali l’amore e l’amicizia.
La scrittura è scorrevole e incita ad andare avanti nella lettura per vedere come va a finire ed appare talmente reale che sembra di vivere le scene nonostante la consapevolezza che non si tratta di realtà.
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