KATE MOSSE

L'OTTAVO ARCANO

PIEMME

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Il romanzo è ambientato in due epoche diverse.

Nella prima parte siamo intorno al 1891 e la protagonista è la giovane Leonie Vernier e il fratello Anatole. Dopo alcuni disordini che si sono verificati all’Opera di Parigi, Anatole è perseguitato per questi ed altri gravi eventi.

Leonie deve partire per la campagna di Rennes presso una zia ed Anatole ne approfitta per fuggire da Parigi con la scusa di accompagnare la sorella.

A Rennes abitano in un vecchio maniero circondato da un grande parco dove Leonie scopre un sepolcro abbandonato. La giovane si incuriosisce e inizia ad indagare sulla storia della propria famiglia, scoprendo una terribile vicenda di sangue e mistero che ruota intorno ad un mazzo di tarocchi dotato di strani poteri che potrebbero scatenare gravi conseguenze. Infatti iniziano a verificarsi situazioni dove pare che qualcuno perseguiti la famiglia e faccia di tutto per eliminare il fratello.

Nella seconda parte siamo nell’epoca contemporanea e la protagonista è una giovane studentessa americana, Meredith Martin, che dovendo fare una ricerca per una biografia del musicista Debussy, si reca proprio nella casa dove hanno vissuto i Vernier.

Naturalmente anche lei si imbatte nel misterioso mazzo dei tarocchi e nell’omicidio del fratello del proprietario. Debussy, il musicista, che era il vicino di casa dei Vernier ha lasciato degli indizi che riportano a galla il passato.

Leonie e Meredith, nonostante vivano in epoche diverse, sono profondamente legate e la soluzione dei misteri si raggiunge nel giorno dei morti nell’antico sepolcro.

La scrittura è scorrevole e il libro è sempre più avvincente tanto che i personaggi sembrano reali.