collaborazioni

PER GLI AUTORI E LE CASE EDITRICI: Intanto grazie agli Autori ed alle Case Editrici che mi hanno proposto di collaborare e sono stata felice di accettare. Grazie perché ciò significa che il mio modesto parere ha suscitato il Vostro interesse. Accetto volentieri proposte di collaborazioni da parte Vostra, non a pagamento. I contatti possono essere fatti attraverso il modulo di contatto oppure direttamente via mail all’indirizzo ocenausyca@gmail.com. Accetto la copia cartacea e le eventuali anteprime dei romanzi che andrò a leggere, segnalare e recensire.

JEFFERY DEAVER


LA DODICESIMA CARTA

SONZOGNO


Siamo ad Harlem, nella sala di lettura della Biblioteca del Museo Afroamericano.
Qui una giovane studentessa, Geneva, sta facendo una ricerca su un suo antenato, Charles Singleton che ha vissuto verso la fine del 1800.
Charles era uno schiavo che oltre a battersi per i diritti civili, pare nascondesse un segreto e fu accusato di un orrendo crimine.
La biblioteca sembra essere vuota, ma un rumore sinistro spaventa Geneva che viene aggredita alle spalle e fortunatamente riesce a scappare.
In un primo momento si pensa ad un’aggressione a sfondo sessuale poiché è stata trovata una borsa contenente del materiale utile allo stupro.
Vengono chiamati ad indagare Lyncoln Rhyme e Amelia Sachs. Lincoln e i suoi colleghi stabiliscono che la borsa sia stata lasciata intenzionalmente per depistare le indagini. Qualcuno voleva la morte di Geneva.
Qualcuno non voleva che alcune informazioni che riguardavano Charles Singleton venissero allo scoperto.
Inoltre, durante le indagini, il bibliotecario viene ucciso e sul suo corpo viene lasciata una carta. Il dodicesimo arcano dei tarocchi, l’Appeso.
Partendo dagli unici indizi su cui lavorare, e cioè la rivista che Geneva stava consultando e la carta dei tarocchi, sembra impossibile arrivare alla soluzione del caso. Ma la testardaggine e la formidabile preparazione di Rhyme, insieme ad una serie di colpi di scena e depistaggi, fanno si che la verità venga a galla.
Come al solito Deaver si dimostra un genio del thriller. La sua scrittura lascia col fiato sospeso e anche se si pensa di essere vicini alla soluzione un colpo di scena smonta tutte le ipotesi.

 

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