KHALED HOSSEINI

 “Non si possono contare le lune che luccicano sui suoi tetti, né i mille splendidi soli che si nascondono dietro le sue mura”

MILLE SPLENDIDI SOLI

PIEMME

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Mille splendidi soli è un romanzo di fantasia che segue la storia di due donne afgane.

Cresciute in città diverse, con un background diverso all’improvviso i loro percorsi si incrociano.

Mariam è la figlia illegittima di una domestica e di un potente uomo d’affari di Herat che dopo averla messa incinta l’ha cacciata.

L’infanzia di Mariam termina bruscamente nel momento in cui sua madre si impicca e il padre la fa sposare, ancora quindicenne, ad un calzolaio di Kabul, molto più vecchio di lei.

Rasheed, il marito, la costringe ad indossare il burqa e la tratta con disprezzo ed insulti e Mariam vive nel terrore dei suoi mutevoli stati d’animo.

Laila è la figlia di due genitori benestanti. Il padre è un intellettuale e la incoraggia a continuare gli studi.

Ma siamo in piena guerra e una notte un razzo lanciato da una delle varie fazioni distrugge la loro casa ed uccide i suoi genitori.

Laila si ritrova da sola. Anche il suo fidanzato Tariq è fuggito in Pakistan con la sua famiglia. Laila scopre di essere incinta e anche Tariq è morto, perciò accetta di sposare Rasheed. Sa benissimo che lei e il suo bambino non sopravviverebbero per le strade di Kabul.

All’inizio Mariam vede Laila come una rivale e la accusa di averle rubato il marito, ma quando nasce il bambino si addolcisce fino a diventare la migliore amica di Laila e una seconda mamma per il bambino.

Oltre a raccontare della vita di questa famiglia, Hosseini mette in risalto la condizione dell’Afghanistan devastato dalla guerra e la forte disuguaglianza dei diritti delle donne. Temi che purtroppo sono ritornati fortemente attuali.

Se Il cacciatore di aquiloni aveva raccolto grande approvazione da parte del pubblico con Mille splendidi soli Husseini si è ripetuto e superato.