CARLO SPAGNA

TERESA B.

IUPPITER EDIZIONI

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L’ultimo giorno prima della pensione il giudice Spagna lo passa in ufficio e ripensa a diversi episodi della sua carriera. Quello che gli resterà nel cuore è il coraggio di Teresa Buonocore, uccisa per mano di due sicari per aver denunciato colui che abusò della figlia di nove anni.

Manuela, la figlia di Teresa, era amica e compagna di due gemelle e spesso si recava a casa loro.

Un’estate Teresa acconsentì a lasciar andare in vacanza Manuela con le gemelle e la famiglia.

Alla ripresa della scuola Teresa viene convocata dalla Direttrice e durante il colloquio ci sono anche la Psicologa e l’Assistente sociale. Erano state messe in allarme da un disegno di Manuela dove appariva un uomo nudo con una pistola in mano di fianco a lei.

Inizialmente pensava che Manuela sentisse la mancanza del padre e che l’uomo fosse il suo ex marito, che viveva in Sudamerica con grossi problemi di salute. Ma non si spiegava la nudità e la pistola. Così Teresa inizia a parlare con Manuela e pian piano la bambina inizia a lasciarsi andare, confessa gli abusi da parte del papà delle gemelle, e le dà il diario su cui annotava le volte e i modi.

Manuela confessa che anche una sua amichetta è stata abusata.

L’imputato era già in carcere per reati di detenzione di armi da fuoco e produzione illegale di munizioni. Dall’interno programma l’omicidio di Teresa.

Il libro evidenzia le falle del sistema giudiziario come i domiciliari dopo l’accusa di detenzione di armi e abusi su minore, il modo in cui in carcere passa le istruzioni alla moglie tramite una lettera da consegnare al sicario.

Prima della condanna al detenuto è stato permesso di ricevere il notaio affinché si liberasse di tutti i suoi averi cosicché Manuela non ha potuto ricevere alcun risarcimento.

Il Giudice Spagna da deciso di scrivere questo libro è tutti i proventi andranno alle figlie di Teresa.