BARBARA BARALDI

 

AURORA NEL BUIO

GIUNTI EDITORI

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Aurora Scalviati è un Profiler della Polizia di Torino. Ha studiato negli Stati Uniti, presso l’FBI.

È reduce da un periodo nero, dove in un conflitto a fuoco ha perso il suo compagno, anch’egli poliziotto.

Per un anno ha vissuto tra clinica psichiatrica e convalescenza, ma dolori, ansia e panico continuano a farle compagnia insieme al proiettile in testa che non può essere asportato.

Aurora viene riabilitata e trasferita a Sparvara in Emilia, dove non succede mai nulla.

Nel momento in cui arriva si imbatte in un omicidio alquanto efferato.

Una donna è stata uccisa e il corpo viene trovato in una posizione grottesca, inchiodata a delle assi con chiodi arrugginiti.

Il marito della donna è scomparso e la figlia, Aprile di nove anni, rapita. Su una parete della casa il killer ha scritto “tu non farai alcun male” con il sangue della vittima.

Secondo Aurora si tratta di un killer che ha già ucciso e quella scritta può essere considerata un indizio, un ultimatum. Naturalmente nessuno le crede ma viene ostacolata, a partire dal suo superiore che non esita a definirla “ammazzasbirri”, per le circostanze in cui perse la vita il suo Flavio.

L’unico alleato sembra essere Bruno, ma Aurora diffida di tutti.

Si verificano una serie di eventi e colpi di scena che tengono alta la tensione e vengono coinvolte diverse persone. Aurora risale ad altri omicidi simili avvenuti vent’anni prima. Alla fine riesce a risalire all’omicida, mentre per i suoi superiori il mistero è già risolto grazie ad un capro espiatorio.

I personaggi sono ben descritti così come le scene e i luoghi. La storia ben costruita e molto avvincente.

A me il personaggio di Aurora ricorda molto l’intraprendenza e la determinazione di Amelia Sachs.

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