ALICIA GIMENEZ BARTLETT
IL SILENZIO DEI CHIOSTRI
SELLERIO
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“Il silenzio dei chiostri” è ambientato all’interno del convento del Cuore Immacolato, dove vengono trafugate le reliquie del Beato Arsenico de Montcada e viene ucciso Frate Cristobal dello Spirito Santo, il quale si stava occupando del restauro delle reliquie.
Come usa fare la Bartlett, accanto all’indagine poliziesca affronta la storia personale dei protagonisti. In questo caso Petra è alle prese con la vita domestica del suo terzo matrimonio con Marcos e i tre figli di lui, mentre Fermin con le crisi di coppia e tutto ciò rallenta un po' le indagini.
Per tornare al caso, una barbona risulta essere l’unica testimone oculare. Ha visto un furgone e due persone che trasportavano qualcosa di ingombrante. Inutile dire che la barbona sparirà, mentre la reliquia apparirà un pezzo alla volta.
Durante le indagini vengono fuori anche dei pezzi di vita monastica, dove la felicità è solo apparenza. Le monache infatti vivono spesso situazioni complesse, a partire dalla madre superiora, Suor Guillermina, accanita fumatrice, che si scontra spesso con Pedra.
Nonostante gli indizi, le piste, i viaggi, le discussioni e quant’altro, si giunge al colpo di scena finale della soluzione del caso che lascia il lettore a bocca aperta.
Il romanzo mi è piaciuto molto e mi piace molto la scrittura dell’autrice. Forse l’unica pecca de “Il silenzio dei chiostri” è la lunghezza, anche se è molto scorrevole e si legge volentieri.
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